Che cos’è?

L’ipnosi è uno stato naturale del corpo. Per lo più le persone, normalmente, lo sperimentano tutti i giorni senza rendersene conto.

Non avete mai guidato e improvvisamente vi siete trovati a realizzare che avete fatto un tratto di strada, ma di fatto non avete “visto” quel tragitto?

Quello stato si chiama ipnosi vigile. Ovvero la mente è molto concentrata su un pensiero tanto da esserne assorbita, mentre un’altra parte di voi si occupa perfettamente di guidare. Per cui non c’è persona che non possa andare in ipnosi.

L’ipnosi non è quindi uno atto manipolatorio, ma una possibilità che naturalmente il corpo e la mente ci forniscono per sviluppare strategie nuove. Può essere visto come un momento di profonda concentrazione, dove il corpo si può occupare di altro insieme alla mente cosciente, mentre la mente inconscia è disponibile al cambiamento. E’ infatti noto che in ipnosi si è, appunto, più recettivi a modificare idee, concetti, oppure semplicemente ad individuare e recuperare le proprie risorse.

Applicazioni terapeutiche

L’ipnosi ha svariate applicazioni terapeutiche dovute alla sua enorme flessibilità. In pratica chiunque può sperimentare questo stato e provare un senso di profondo rilassamento. L’applicazione dell’ipnosi, ormai da anni, dopo il lavoro pionieristico di Milton Erickson, è entrata di fatto nella pratica psicoterapeutica e soprattutto nella terapia breve. Anche nel campo della psicoterapia è importante ricordare che lo scopo è ottenere il miglior risultato possibile nel minor tempo possibile. Il corpo è la sede delle emozioni e quindi anche della mente inconscia, per cui l’ipnosi trova interessanti applicazioni nella risoluzione di moltissime sintomatologie psicosomatiche.

La donna è soggetta, durante tutta la vita, a forti cambiamenti fisici: la prima mestruazione, la gravidanza, il parto, ecc. Con l’ipnosi si può ristrutturare, in modo semplice e rispettoso dell’unicità della persona, il concetto di sé, della propria identità femminile e sessuale. Si può ristrutturare la percezione del dolore, favorendo un parto più naturale possibile e meno traumatico, riducendo enormemente le possibili conseguenze negative come la depressione post-partum.